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Emergenza freddo 2024-2025

  • Immagine del redattore: E S
    E S
  • 12 mag
  • Tempo di lettura: 3 min

Aggiornamento: 5 giorni fa

ANCORA L’INVERNO, ANCORA LA STRADA

Anche quest’inverno appena passato, l’Associazione cristiana evangelica VeriAmici OdV è stata presente sul territorio genovese. Volontari e volontarie si sono alternati per assistere, tutte le notti in cui è stato possibile, le persone che vivono per strada.

 

Stazione Brignole, sotto l’orologio. In una nicchia dormiva Marco,

buttato per terra senza niente. Gli abbiamo dato la nostra terza e

ultima coperta. Anche lui ha gradito tutto ed ha ricevuto il biglietto”.

Dal resoconto del 21 marzo 2025

 

Cominciamo dai luoghi: Via XII Ottobre, Via San Vincenzo, Piazza della Vittoria, Via XX Settembre, Via delle Casaccie, la Fiumara, ma anche stazione Principe, i Giardini Baltimora, la zona intorno alla Chiesa di Santa Maria dei Servi e quella intorno all’Acquario. Sono sicura che questi nomi vi dicono qualcosa, probabilmente in molti di questi luoghi siete stati più di una volta in una delle vostre giornate. E di notte? Ci siete mai stati nelle notti d’inverno, quando fa freddo e tira vento? Se la risposta è no, allora forse potrebbe sorprendervi sapere che le strade non sono poi così deserte come sembrano, ma anzi, sono abitate da persone come voi che però hanno il marciapiede come casa. Non per scelta, no, ma perché le cose sono andate male, di più, malissimo.

 

Abbiamo un nome per quelle persone, li chiamiamo barboni, anche se istituzioni, giornali e tivù preferiscono il più delicato persone senza fissa dimora. Ma non c’è niente di delicato né di politicamente corretto nelle loro vite e questo lo sappiamo fin troppo bene tutti e tutte ed è fondamentalmente il motivo per cui ce ne teniamo alla larga. Ci fanno un po’ paura.

E i volontari e le volontarie che anche quest’inverno sono andate in giro nella notte a parlare con queste persone? Non avevano paura? Non posso ovviamente rispondere per tutti, ma io personalmente sì, qualche volta un piccolo brivido di paura l’ho avuto, ma è stato un attimo e non ero da sola, c’era il Signore con me. Anzi, Lui era con tutte e tutti noi. E c’era la sua Parola, dolce e potente, che ci invita a guardare là dove la società accumula quelli che considera scarti e che scarti non sono, perché sono persone e hanno un nome. Si chiamano Marco, Emma, Omar, Idris, Asan, Karin, Valentina, Ranzie, Ramsey, Gregorio, Marta, Nunzio, Novu. Hanno un cuore che batte, delle mani da stringere, hanno un volto e una voce. Sulle pettorine rosse che ci mettiamo prima di uscire per il giro c’è scritto “Veri Amici”, due parole importanti e impegnative, che spesso vengono prese poco sul serio, ma che in Gesù Cristo, nel nostro Signore Gesù Cristo, riprendono significato, diventando parole capaci di muovere e unire le persone, di farle incontrare, anche in quelle notti d’inverno in cui il buon senso ti direbbe di stare a casa.

 

E allora? Allora si va, su strade che aspettano di essere battute, strade di solidarietà, ascolto e preghiera. Non sono difficili da trovare, perché probabilmente le percorriamo già nelle nostre giornate povere di tempo e piene di preoccupazioni, sentieri in ombra, illuminati dall’ascolto di una Parola che ci chiama nel mondo, senza paura né pregiudizio, insieme.

Una Parola da accogliere ogni giorno nelle nostre vite, con gioia, con speranza, con coraggio.

 

Anna

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